LA MIA STORIA

In questo spazio vorrei raccontarvi un po’ di più chi è Valentina, ma anche quali sono i miei valori e perché ho preso la decisione di diventare Modellista Freelance.

Come ho già detto vivo a Vicenza, città industriale con molte attività del settore tessile e questo è stato credo, un punto a mio favore per fare esperienza.

Ed è proprio dalle mie esperienze che voglio partire, ho iniziato a lavorare in questo settore successivamente al mio diploma superiore per diverse tipologie di mansioni e aziende.

La mia prima esperienza è stata in una catena di produzione dove ho imparato le basi di come si usa una macchina da cucire e le rifiniture, ma fin da subito ho capito che non era quello che faceva per me.

Così ho iniziato la ricerca di un lavoro come Modellista e sono finita in un’azienda a conduzione familiare: in questo periodo però non creavo cartamodelli, mi limitavo a svilupparli nelle varie taglie e poi a piazzare i pezzi attraverso un sistema cad per poi essere tagliati sul tessuto. Non è stato un periodo facile perché qui mi sono subito resa conto di quanto questo settore aveva delle tempistiche e dei ritmi molto frenetici.

Dopo qualche anno in quel ruolo però sentivo che non ero ancora sulla strada giusta, mi mancava la parte di creazione dei cartamodelli, per cui con non poca paura decisi di ributtarmi alla ricerca di un’altra azienda che mi insegnasse a farlo.

Da quel momento in poi ci sono state diverse esperienze in varie aziende, ma non entrerò nello specifico di ognuna, vi basta sapere che aver visto più realtà, mi ha permesso di imparare, vedere più tipologie di prodotto e metodi di lavoro, nonchè la capacità di ad adattarmi molto velocemente agli ambienti e alle persone con cui mi interfacciavo. E questo ha sicuramente aiutato anche ad aprirmi mentalmente a nuove sfide e alzare l’asticella ogni giorno. 

Mi voglio soffermare però nell’ultima esperienza più significativa prima di aver fatto il famoso salto da dipendente a libera professionista. 

L’ultima azienda per cui ho lavorato mi ha dato tanto perché ho avuto la possibilità di fare molta esperienza sul campo in qualsiasi tipologia di prodotto: maglieria basica (jersey), abiti, camicie, pantaloni, capispalla e tanto altro, fino capi di sfilata. Ho creato cartamodelli per brand internazionali e molto importanti nella moda, spesso andavo a Milano e sono cresciuta tantissimo. Ho trovato persone bellissime all’interno di quell’ambiente e tuttora siamo in buoni rapporti.

Ma se da un lato la mia “carriera” se così vogliamo definirla stava decollando dall’altro la mia vita privata e la mia salute fisica e mentale stava crollando…lavoravo tantissime ore al giorno a ritmi serrati e con scadenze sempre più ravvicinate, gestivo tantissimi modelli e intere collezioni, la mia ansia cresceva e anche il mio malessere generale, piano piano mi sono resa conto che ero sopra un treno a 300 km/ora e anche se inizialmente ero gasatissima e soddisfatta di quella vita, dopo tutti i sacrifici fatti, dall’altro dentro di me cresceva il desiderio di voler rallentare. Il mio corpo me lo diceva, la mia mente me lo diceva, i rapporti personali me lo dicevano, avevo bisogno di trovare un modo per fare questo lavoro in maniera più Sostenibile per Valentina e forse di ritrovare anche il motivo per cui avevo iniziato… soprattutto nasceva dentro me il bisogno di fare qualcosa per Me, di mettermi in gioco in un altro modo, forse lontano da tutto quel mondo. 

 

A gennaio 2023 dopo un anno difficile, do le dimissioni e comunico che avrei aperto la famosa e temuta Partita Ivaa.

Tuttavia c’è un altro motivo che mi ha spinta a prendere questa decisione, ho visto quante realtà artigianali e di persone normalissime ci sono nel mondo e con quanta passione e impegno creano il loro brand grande o piccolo che sia, questo mi ha davvero aperto gli occhi su come effettivamente questo settore dovrebbe essere: creare abiti ragionati, pensati, studiati, con un concetto dietro a tutto ciò.

Vedere il fuoco negli occhi di queste persone, vedere la volontà di arrivare a più persone possibili e fare in modo che più o meno tutti si possano permettere un loro capo, ha riacceso in me un nuovo stimolo.

Certo non posso non menzionare il concetto della sostenibilità che gira attorno al mondo della moda, ma ormai questo termine è stato abusato e quasi ha perso il suo significato. Dal mio punto di vista e che vorrei riuscire a trasmettere con i miei canali di informazione è quello di far capire alle persone cosa c’è dietro a un capo, che non possiamo limitarci solo all’acquistare quel pezzo di abbigliamento perché va di moda o perché è del brand X, ma di essere consapevoli delle proprie scelte quando si acquista un capo.

informazioni

MASSIGNAN VALENTINA
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